Cantieristica: un modello di sfruttamento e insicurezza. Servono controlli e modifiche al Regolamento sulle concessioni demaniali

A cura di

cantiere-nRifondazione Comunista Pisa

Una città in comune

La “bella” stagione sembra ancora lontana ma nei cantieri navali è già cominciata da un pezzo, con la frenesia per consegnare i panfili dorati, commissionati dal paperone di turno nascosto dall’ ennesimo fondo finanziario con sede in qualche paradiso fiscale.

Una stagione consolidata dal massiccio ricorso agli appalti a ditte e micro ditte nella produzione o nel refitting con una accelerazione dei ritmi e un peggioramento delle condizioni di lavoro. Le conseguenze? Drastica attenuazione di comportamenti ispirati alla sicurezza, mancato rispetto delle norme sulla sicurezza, scarsa o nulla vigilanza e conseguentemente un aumento esponenziale dei rischi viste le condizioni sempre più stressanti di lavoro per soddisfare le commesse.

La cantieristica è, così, un modello evidente dell’intollerabile squilibrio tra lavoro e rendita, per cui la remunerazione dei lavoratori si configura sempre più spesso come un’inezia se confrontata con i prezzi di vendita delle imbarcazioni e i ricavi finali.

È in questo contesto in cui nelle settimane scorse, ha perso la vita il giovane saldatore di Cascina Alessandro Colombini in un cantiere dell’area dei Navicelli a Pisa. Un dramma che ha seguito di soli pochi mesi un’altra tragedia mortale sempre nello stesso cantiere navale, quello della Seven Stars.

Da parte nostra condividiamo l’allarme lanciato nelle scorse settimane dal segretario regionale della FIOM Braccini: “Siamo preoccupati per la situazione della nautica in Toscana, la ripresa produttiva sta presentando scenari inediti da un punto di vista del ricorso massiccio agli appalti e delle negative condizioni di lavoro. Gli incidenti aumentano e rischiano di continuare ad aumentare con questo modello di sviluppo produttivo distorto”.

“Scenari inediti”, appunto, ma che si svolgono nel caso di Pisa in un contesto pubblico, quello delle aree demaniali di cui la società Navicelli spa partecipata interamente dal Comune, dalla Provincia e dalla Camera di Commercio di Pisa, svolge le funzioni di gestore del canale dei navicelli e delle aree demaniali limitrofe curandone le concessioni, la gestione ed il controllo. Navicelli spa di cui il cantiere Seven Stars risulta uno degli operatori/contraenti di concessioni demaniali.

“Modello produttivo distorto”, sempre per usare le parole di Braccini, che anche e soprattutto per le tragedie avvenute stride e non poco con le declamate strategie integrate di gestione della Navicelli spa tra cui la “politica aziendale qualità, ambiente, sicurezza e SA8000” di cui, sempre la Navicelli, vanta la certificazione. Certificazioni e politiche che dovrebbero essere improntate alla “responsabilità sociale” e quindi alla diffusione anche fra i propri operatori, Seven Stars inclusa, della cultura del rispetto delle norme in materia di sicurezza, nonché del controllo e della vigilanza sul rispetto delle norme. Certificazioni per le quali la Regione Toscana prevede detassazioni e agevolazioni nei bandi di finanziamento. Siamo quindi in una situazione in cui con finanziamenti pubblici si “premiano” aziende con il “marchio” della responsabilità sociale. Ma dopo quello che è accaduto, dopo due tragedie nello stesso cantiere, dove alberga la responsabilità sociale della Navicelli spa e dei suoi soci, Comune, Provincia e Camera di Commercio di Pisa?

Per queste ragioni abbiamo depositato in consiglio comunale una mozione in cui proponiamo una modifica del regolamento sulle concessioni demaniali introducendo un vincolo specifico per la decadenza del titolo concessorio per inadempimenti alle normative di legge in termini di salute, sicurezza, ambiente e responsabilità sociale. Allo stesso tempo abbiamo anche presentato una interpellanza per fare chiarezza sui rapporti tra la Seven Stars e la Navicelli spa e per conoscere se e con quali strumenti quest’ultima ha adempiuto agli obiettivi da lei stessa declamati nel proprio sistema integrato di gestione aziendale.

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