Dimissioni del sindaco ed elezioni anticipate: la città deve scegliere una nuova amministrazione

Rifondazione Comunista Pisa

Una città in comune

La maggioranza di centro-sinistra, che ha vinto le elezioni amministrative nel 2013, superando il 50% dei voti con il contributo determinante di Sinistra Ecologia e Libertà e ottenendo di conseguenza il premio di maggioranza, non esiste più. E’ questo il primo dato da evidenziare dopo la decisione di Sel di togliere il proprio sostegno alla Giunta Filippeschi.

Si tratta di una verità che il Sindaco e il PD non possono nascondere: anche se in Consiglio comunale resta ancora una maggioranza numerica (che però si assottiglia), essa deriva da un premio di maggioranza ottenuto grazie a una coalizione oggi dissolta, ed è pertanto priva di legittimazione dal punto di vista politico.

Per onestà e coerenza coloro che sostengono le logiche del maggioritario, che non ci appartengono perché siamo proporzionalisti convinti e oppositori delle riforme autoritarie portate avanti dal Pd con l’Italicum e la revisione della Costituzione, dovrebbero oggi percorrere un’unica strada: dimissioni del Sindaco ed elezioni anticipate.

Il nostro giudizio sull’amministrazione Filippeschi oggi è negativo come in passato. Siamo convinti, come nel 2013, che occorra costruire una discontinuità e agire un cambiamento nel più breve tempo possibile su contenuti e programmi chiari. Una discontinuità quanto mai necessaria alla luce di tutta una serie di vertenze e criticità che l’amministrazione attuale non solo non ha risolto, ma ha in alcuni casi palesemente aggravato. Dalla questione dei Cantieri navali alla vicenda delle “ex-Stallette”, dalla gestione dei beni comuni fino alle cosiddette torri di Bulgarella, scheletri fatiscenti che sono il “monumento” di politiche tutte incentrate sulla concertazione urbanistica con i privati piuttosto che rivolte all’interesse collettivo. Per questi motivi la nostra coalizione non ha mai smesso di elaborare concretamente progettualità e politiche alternative insieme a movimenti, associazioni, comitati.

“Abbiamo un problema in comune”: con questa considerazione abbiamo iniziato il percorso che ci ha portato a candidarci nel 2013. Oggi dopo 20 mesi di governo di questa Giunta, il problema rimane. Crediamo però che a partire dal nostro lavoro quotidiano, dalle nostre idee e proposte, sia possibile costruire collettivamente un nuovo modo di amministrare la città, capace di rispondere concretamente ai bisogni di quanti abitano, lavorano e studiano a Pisa, e che sono sempre più colpiti dalle politiche di austerità portate avanti dal PD a livello locale e nazionale.

E’ ora, quindi, di respirare anche nella nostra città l’aria che arriva dalle lotte in Grecia e in Spagna e che noi abbiamo provato a far vivere a Pisa già con l’esperimento amministrativo del 2013: una sinistra alternativa, radicale e concreta che può con coraggio amministrare la città con pratiche innovative e contro la crisi.

Il Partito Democratico e quello che resta della sua coalizione riconoscano che il loro mandato è finito e aprano subito la strada alle elezioni anticipate.

Rispondi