Prc – Ucic: ogni mobilitazione, ogni manifestazione, ogni sussulto sociale è una ventata di speranza. E noi ci saremo !

A cura di

scuola-torre

Rifondazione Comunista Pisa

Una città in comune

Appuntamento per

venerdi 9 ottobre

Nonostante tutte le nefandezze che il Partito Democratico sta operando a livello nazionale e locale, ancora esistono energie per manifestare tutta l’indignazione e l’opposizione alle politiche devastatorie del Governo Renzi e, per traslazione, delle giunte locali come quella del Sindaco e Presidente della Provincia Filippeschi.

La scuola sta subendo l’attacco defintivo alle strutture democratiche costituzionalmente definite, con la trasformazione dei posti a tempo indeterminato in posti precarizzati, con l’attribuzione a presidi/manager/podestà del potere discrezionale di assumere (per un periodo di tre anni, eventualmente rinnovabile) e licenziare il personale docente, con i tagli sempre più onerosi al personale ATA, con la trasformazione della relazione docente/studente in un rapporto utilitaristico anziché didattico ed educativo.

Nel frattempo, i tagli agli Enti Locali (Comuni e Province) rendono sempre più problematica, fino a rasentare la tragedia, la manutenzione e la messa in sicurezza degli edifici: molte scuole non vengono più neppure sottoposte a controlli, e quando questi vengono effettuati non emerge il reale stato di trascuratezza perché in molti casi non ci sono risorse per intervenire tempestivemente. Ricordiamo tutti i diversi incidenti, fortunatamente senza conseguenze per le persone, dello scorso anno in vari istituti della città e della provincia; ricordiamo i due gravi distacchi di intonaco dal soffitto di due scuole elementari ad inizio anno scolastico, poche settimane fa, anche questi senza conseguenze. Ricordiamo inoltre il gravissimo episodio della deportazione forzata dei rom di via Bigattiera e il ricorso alle “ruspe democratiche” evocate da Rossi ed elogiate dal fascio-leghista Salvini, che hanno distrutto il lavoro di anni e anni delle maestre di Marina di Pisa impegnate a garantire il diritto allo studio ai bambini del campo.

Le responsabilità nazionale e locala del Partito Democratico è evidente: politiche di tagli, di restrizioni, di smantellamento del patrimonio e dei servizi pubblici, nella scuola come nella sanità, stanno riportandoci indietro di trent’anni, o frose anche di più.

Per questo, ogni mobilitazione, ogni manifestazione, ogni sussulto sociale, a maggior ragione se proviene dalle nuove generazioni, è una ventata di speranza.

Nella scuola, dopo le mobilitazioni massicce da marzo a luglio, che hanno mostrato un’unitarietà delle sigle sindacali mai espressa prima, e una compattezza dei lavoratori nelll’opporsi alla cosiddetta “Buona Scuola”, sono adesso gli studenti i primi a rialzare la testa: la scorsa settimana le manifestazioni di venerdì 2 ottobre, questa settimana quella di venerdì 9 ottobre dell’Unione Degli Studenti testimoniano di una scuola ancora reattiva, mobilitata contro il governo Renzi e le articolazioni locali e regionali del Partito Democratico, sempre più forza demo-fascistoide intenta a smontare la Costituzione, con l’apporto di massoni e pidduisti, e a scippare alle classi popolari e alla cittadinanza servizi e beni comuni essenziali.

L’appoggio agli studenti e a tutto il mondo della scuola che resiste è totale: occorre prepararsi ad una battaglia di lunga lena in vista anche della “Buona Università” di cui non sono chiare le linee guida, ma è chiaro l’intento politco complessivo, il progetto della  mercificazione coatta della conoscenza, della privatizzazione del sistema nazionale dell’istruzione pubblica, della dismissione culturale e scientifica per ridurre all’analfabetismo di ritorno la popolazione e le nuove generazioni.

Ribellarsi allo scippo di futuro, di cultura, di esistenza è dunque un dovere, oltre che un diritto, degli studenti, di tutti i lavoratori e le lavoratrici: per questo dopodomani, venerdì 9 ottobre, saremo al fianco degli studenti contro la distruzione del sistema nazionale dell’istruzione e per la difesa della scuola e delle università pubbliche.

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