Azioni di prossimità e di sostegno sociale, Paola Bigongiari: “I soldi ci sono, è una questione di scelte”

A cura di

servizi-socialiRifondazione Comunista

P  i  s  a

Pisa 6 giugno 2018. Il tema dell’accesso ai servizi socio sanitari in un momento storico segnato da una profonda crisi economica e del lavoro, non è di secondo piano, se si pensa che il disagio sociale ed economico si associa a una maggiore difficoltà a orientarsi ai servizi e soprattutto a sostenere le spese delle cure che sempre di più sono a carico dei cittadini. Questo per una oggettiva difficoltà del servizio pubblico che a causa delle politiche regionali e nazionali: ticket, lunghe liste di attesa per alcuni tipi di prestazioni, spinge chi può a rivolgersi al privato o all’intramoenia e a rinunciare alle cure per coloro che non hanno strumenti economici adeguati.

Quindi sempre di più è necessario orientare i servizi a quelli che sono i reali bisogni sociali e sanitari della popolazione, con una attenta attività di programmazione e anche di proattività soprattutto per le classi sociali che difficilmente altrimenti vi ricorrono.

Sul territorio pisano la programmazione dei servizi sanitari non è stata portata avanti in maniera organica, anche le possibili opportunità derivanti dalle normative regionali, con il coinvolgimento della medicina generale, le case della salute, non sono state colte pienamente.

Purtroppo in questi ultimi anni i servizi sono stati governati e riorganizzati prevalentemente secondo una logica “economica” e di risorse disponibili ma carente di una strategia complessiva.

La rete dei Presidi socio sanitari territoriali e le attività che questi devono garantire, deve partire da un analisi dei bisogni dei cittadini, rivalutando anche l’elemento di prossimità che alcuni servizi/attività devono avere per essere realmente accessibili ed efficaci.

Da qui l’importanza del profilo di salute, fondamentale per conoscere lo stato di salute della popolazione, che tenendo conto delle specificità dei vari quartieri/ aree della città orienta le scelte e la rimozione delle diseguaglianze.

Anche i rapporti con l’Azienda ospedaliera dovranno maggiormente coordinarsi con il territorio, per meglio definire quale impegno quest’ultimo debba sostenere e dotarsi degli strumenti necessari a rispondere in modo adeguato alla domanda ( abbiamo assistito nel tempo a una riduzione di alcuni servizi ambulatoriali ospedalieri, determinando un aumento della richiesta nei servizi territoriali senza una opportuna comunicazione tra le aziende).

Il tema “salute” si intreccia con il tema della “povertà” per questo sarà importante integrare il processo di costruzione del Profilo di salute, con quello di comunità, per individuare strumenti e risorse per il contrastato alla povertà che a Pisa, specie in alcuni quartieri, arriva a un indice di circa il 12%, vedendo coinvolti molti minori.

A Pisa abbiamo visto nel tempo sostituirsi azioni di prossimità e di sostegno sociale con politiche di repressione (DASPO), confondendo il tema della sicurezza, del “decoro” con il tema della povertà., affrontandolo come un fenomeno da rimuovere e allontanare dal Salotto buono della città.

I cittadini vanno sostenuti con tutti gli strumenti a disposizione: promuovendo l’ autonomia economica con il lavoro, garantendo il diritto alla casa anche in caso di morosità incolpevole.

Ovviamente occorre anche investire maggiori risorse economiche, per fornire nuovi e ulteriori strumenti agli operatori sociali e dare risposte adeguate ai cittadini; i soldi ci sono è una questione di scelte cominciando per esempio a far pagare i grandi gruppi immobiliari da troppo tempo insolventi nei confronti della Amministrazione Comunale.



Paola Bigongiari

Candidata nella lista di Rifondazione Comunista

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