L’antifascismo e la povertà non sono illegali!!

Ci sono cose che, anche in situazioni straordinarie, come quella che stiamo vivendo a causa del coronavirus, non meritano di essere multate e che provocano indignazione e rabbia.

Il 25 aprile alcuni compagni avevano deciso di organizzare una staffetta da Lari ad Aiale (circa un kilometro di distanza), dove muniti di mascherina e guanti e rispettando il distanziamento sociale, volevano ricordare le 17 persone barbaricamente uccise dai nazifascisti in ritirata.

Quello che li spingeva era la determinazione nel ricordare le vittime nelle quali si contano anche donne e bambini. A distanza di 5 giorni sono arrivate multe ai compagni, multe che riteniamo ingiuste in quanto erano state adottate tutte le misure per ridurre il rischio contagio praticamente a zero.

Un’altro episodio che provoca disgusto è quanto successo a Pisa dove una donna e suo figlio sono stati sanzionati con una multa di quasi mille euro mentre si recavano presso una onlus a ritirare un pacco alimentare per la propria famiglia. In un momento dove le famiglie stentano ad andare avanti e sono costrette a rivolgersi alle associazioni di volontariato per il normale sostentamento non è possibile sanzionare ulteriormente chi non ce la fa ad andare avanti, anzi in uno stato di diritto dovrebbero essere aiutati.

L’antifascismo e la povertà non sono illegali. Si sta oltrepassando ogni limite, e non possiamo rimanere indifferenti di fronte a queste prepotenze. Auspichiamo che queste multe vengano annullate il prima possibile e speriamo di non dover commentare altri episodi del genere.

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