IL VICOLO CIECO DELLA GIUNTA DI CASCIANA TERME-LARI

In queste settimane si sono addensati, ormai in maniera inestricabile, i contrasti nella Giunta del Comune di Casciana Terme-Lari guidata dal Sindaco Mirko Terreni.

In pochi giorni sono arrivati al pettine nodi programmatici e politici che erano stati evidenziati a più riprese dalla componente di sinistra in appoggio a Terreni.

Sono così maturate le dimissioni del consigliere della lista “Per una svolta in Comune” Valerio Bandini e il ritiro da parte del Sindaco delle deleghe all’Assessora ai Lavori Pubblici e alle Politiche Abitative, Marianna Bosco, “punita” per aver sollevato il problema della mancata attuazione dei punti del programma concordati e aver chiesto un confronto in Consiglio, al termine del quale avrebbe rassegnato le dimissioni qualora non fossero state garantite le condizioni per cui era entrata in Giunta.

 Le questioni fondamentali su cui è maturata la rottura con il centrosinistra (PD e PSI) sono i continui rinvii dell’attuazione del programma o nello slittamento delle priorità o della interpretazione di come attuarlo: in gioco sul territorio ci sono la costituzione di un nuovo presidio sanitario, la reinternalizzazione del trasporto pubblico locale, l’individuazione di locali più idonei per la caserma di vigili del fuoco, l’impegno per il nuovo polo scolastico a Perignano, infine il mantenimento del controllo pubblico sulle Terme di Casciana.

Su questi punti, chiari e qualificanti, si è prodotta la rottura con il Sindaco Terreni: anziché una chiarificazione e risposte a questioni nel merito, è arrivata la revoca da parte del Sindaco delle deleghe all’Assessora Bosco, segno evidente della non volontà di aprire il confronto e semmai di chiudere prima possibile l’esperienza amministrativa con la sinistra.

La rottura è dunque avvenuta su questioni fondamentali per una amministrazione comunale, che dovrebbe intercettare i bisogni sociali e materiali della cittadinanza e per cui occorre una gestione pubblica a difesa dei beni comuni, piuttosto che un lasciarsi trascinare da interessi privati i cui appetiti troppo spesso contrastano con l’interesse comune.

È questa linea di demarcazione che definisce una linea politica e un orientamento “di sinistra”, non certo le alchimie elettorali e spartitorie all’interno dei consigli comunali o di qualunque assemblea elettiva.

Il senso politico di questa vicenda è purtroppo desolante: il PD, azionista di maggioranza della Giunta Terreni a Casciana Terme-Lari, mostra in questo caso mancanza di volontà a confrontarsi con posizioni rivolte agli interessi dei settori più bisognosi della cittadinanza: un esempio di come sia fortemente restio a intraprendere indirizzi di svolta reale, rimanendo legato alle logiche imposte dal mercato.

Auspichiamo che nel Consiglio Comunale di Casciana Terme-Lari si costituisca adesso una forte opposizione a sinistra della maggioranza che incalzi la Giunta e il Sindaco sugli obiettivi che non sono stati realizzati, e soprattutto sia riferimento nelle istituzioni per quei settori sociali che necessitano di una vera prospettiva alternativa a sinistra.

Giovanni Bruno
Segretario PRC Federazione di Pisa

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