La Primavera di Pisa passa dalle elezioni

[da IlBecco.it] Il 28 marzo davanti a Palazzo Gambacorti c’era un tandem, pronto ad entrare in comune dopo le prossime amministrative del 26 e 27 maggio: è il tandem di Rifondazione Comunista e di “Una Città in Comune” (la lista civica di sinistra nata dopo l’appello e l’assemblea “Abbiamo un problema in comune”), che hanno deciso di portare le proprie storie, esperienze e modalità d’azione politica all’interno di una coalizione che ha un’idea chiara e diversa di città rispetto a quella disegnata dalle amministrazioni degli ultimi anni.

Perchè “c’è bisogno di cambiare nettamente rotta rispetto al modello di città che si è strutturato negli ultimi anni, per cui rendita e speculazione sono diventati i motori principali dell’economia pisana. C’è il bisogno di ribaltare quella struttura economico-sociale, favorita dall’operato dell’amministrazione comunale, che non ha fatto altro che approfondire le distanze tra chi ha e chi non ha. Pisa è – come molte altre – una città sempre più colpita dalla crisi sociale ed economica. A questa crisi occorre dare delle risposte collettive, a partire da un nuovo modello di sviluppo economico ma anche culturale, che rimetta al centro altre economie e un’occupazione di qualità, le relazioni umane e sociali e i diritti di tutte e tutti”.

Non si tratta di una semplice alleanza elettorale- tengono a precisare in conferenza stampa- ma di un progetto politico che è il naturale proseguimento di battaglie e di proposte condivise nell’arco degli ultimi dieci anni. “Pisa non è una città felice- esordisce Maria Francesca Zini che ha il compito di introdurre la coalizione- subisce la crisi e le risposte date da questa amministrazione non sono assolutamente adeguate. C’è bisogno di un cambiamento profondo rispetto a bisogni oggettivi di tutti i cittadini, anche di quelli che la città la vivono ma non possono votare (come i migranti e gli studenti) e c’è bisogno- sopratutto- di declinare il nostro dettato costituzionale nella vita quotidiana dell’amministrazione” .

È il turno poi di Marco Ricci e di Federico Oliveri che presentano le due liste della coalizione.

“Rifondazione Comunista ha da tempo avviato un percorso partecipato di discussione- spiega Oliveri, coordinatore cittadino del Prc- ponendo da subito tre questioni: la buona occupazione, la vivibilità della città e una vera partecipazione dei cittadini. Per Rifondazione è stato naturale aderire a questo percorso, che viene da lontano e guarda lontano, e si rivolge a quella città che è stata dimenticata da questa amministrazione”.

Ricci, presidente autosospeso del circolo pisano di Legambiente, si sofferma sulla neonata lista che “già dal nome presenta dei contenuti forti, cioè riportare nel comune la città e tutte le persone che la vivono e mettere in comune la città, valorizzando i beni comuni e le sue vere risorse. Siamo cittadine e cittadini con provenienze diverse, molti alla loro prima esperienza elettorale, e mettiamo a disposizione le nostre competenze e le nostre storie. Siamo una lista di sinistra che vuole rivolgersi a tutta la sinistra, per tornare a parlare di diritti, cittadinanza, ambiente e tutela del territorio, da declinare con risposte alle esigenze reali delle persone”.

Viene poi il momento della presentazione del candidato a sindaco e della figura della “co-sindaca”. Saranno infatti Francesco Auletta come candidato a sindaco e Paola Bigongiari come candidata a “co-sindaca” a rappresentare la coalizione in una campagna elettorale che “non sarà basata sulla personalizzazione della politica, sull’idea della singola persona al comando, ma al contrario su un’intelligenza collettiva, aperta e plurale, capace di ascoltare e anche di correggersi”.

“Ci siamo messi a dispozione di una collettività di sinistra per tradurre la storia lunga di mobilitazioni e di esigenze emerse in questi anni in amministrazione concreta della città- spiega “Ciccio” Auletta- c’è bisogno di una cesura rispetto all’idea di democrazia e partecipazione messa in campo da questa amministrazione, per questo noi non avremo nessun vicesindaco ma un sindaco ed una co-sindaca, perchè il riconoscimento delle differenze, e delle differenze di genere in particolare, è uno dei punti da cui ripartire per una buona amministrazione. Sfideremo tutti sulla personalizzazione della politica e sulla partecipazione. Presenteremo, sin dalla campagna elettorale, un modello di amministrazione che si basa non sulla competizione ma sulla cooperazione, vogliamo ribaltare il rapporto tra sindaco e consiglio comunale, contro lo svuotamento delle assemblee elettive a cui abbiamo assistito in questi anni. Sperimenteremo forme di democrazia e di autogoverno municipale contro il sistema della cooptazione e delle decisioni calate dall’alto”.

Alla domanda sul perchè si dovrebbe votare per Rifondazione Comunista e Una Città in Comune Auletta risponde deciso: “Abbiamo valori chiari ed evidenti, siamo liberi e svincolati dai poteri forti di questa città, sappiamo condividere i sì ma anche dire con fermezza dei no, che è fondamentale”.

Paola Bigongiari si concentra invece sulla definizione del programma: “E’ un programma dinamico, aperto e partecipato che deve diventare un strumento per il governo della città. Abbiamo dato vita a gruppi di lavoro aperti che non si esauriranno il 27 di maggio ma saranno delle assemblee permanenti durante la consigliatura, che diventeranno una guida per l’amministrazione. Domenica 7 aprile alle ore 10 ci ritroveremo al circolo Alberone per un’intera giornata di incontri e di confronto pubblico sul programma”.

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