Pisa a rifiuti zero: con noi è possibile

nube-inceneritore-ospedalettoPer promuovere la Legge di Iniziativa Popolare “rifiuti zero” e per chiedere la chiusura dell’inceneritore. Domani, 14 Aprile 2013, sarà la giornata nazionale per la raccolta di firme per presentare il disegno di legge di iniziativa popolare “rifiuti zero: per una vera società sostenibile”. Rifondazione Comunista e Una città in comune credono che sia necessario sposare la strategia “rifiuti zero” per un ambiente più salubre e per liberare la nostra città e il nostro mondo dai rifiuti.

La produzione e lo smaltimento di rifiuti così come lo abbiamo conosciuto e praticato non è piu’ sostenibile. Vengono sprecate troppe risorse, viene consumato troppo suolo, viene generato troppo inquinamento, vengono spesi troppi soldi dei cittadini che potrebbero essere impiegati altrove. Viviamo in un territorio troppo congestionato dove è impossibile pensare di costruire ancora discariche e inceneritori. Gli inceneritori non ci liberano dalla necessità di ulteriori discariche, ed è ormai dimostrata la relazione tra la loro presenza e l’insorgenza di specifiche patologie, anche gravi.

Dobbiamo pensare ad altre strategie, coinvolgendo non solo cittadini e amministratori ma tutto il mondo della produzione industriale, per arrivare in dieci passi a raggiungere l’obiettivo “rifiuti zero”. La raccolta porta a porta deve essere estesa a tutti i cittadini, ma non basta: è necessario anche progettare le merci in modo che siano facilmente riciclabili, avere sul territorio impianti di recupero moderni ed efficienti, diminuire la produzione di rifiuti incentivando il recupero e modi diversi di consumo: sì all’acqua di rubinetto, sì alla vendita di prodotti alla spina e con meno imballaggi, sì al vuoto a rendere, sì al riuso di beni ancora utilizzabili.

Solo così possiamo finalmente liberarci di inceneritori e discariche, dal loro consumo di suolo e dal loro inquinamento, ma non solo: si libereranno risorse economiche in grado di creare nuovi posti di lavoro ad alto contenuto tecnologico nell’industria del recupero e della progettazione di nuovi materiali e merci. Il recupero di materiali di buona qualità, possibile solo con la raccolta porta a porta, è infatti anche economicamente conveniente.

La strategia “rifiuti zero” non è campata per aria o semplicemente visionaria, è l’unico modo realistico per accogliere le sfide dell’Unione Europea: diminuzione della produzione di CO2, garantire un uso efficiente delle risorse, diminuire il consumo di suolo, tutelare la salute dei cittadini, l’ambiente e la biodiversità, creare lavoro qualificato. Per questo noi sosteniamo la presentazione del Disegno di Legge “rifiuti zero” e ci impegneremo per la raccolta delle firme necessarie. Per questo oggi chiediamo che il piano interprovinciale dei rifiuti preveda non la “ristrutturazione” dell’inceneritore, ma la sua chiusura definitiva e l’adozione della strategia “rifiuti zero”.

L’inceneritore di Pisa è un impianto obsoleto che necessita di lavori importanti se vuole continuare ad essere operativo. Ma gli inceneritori necessitano di continua alimentazione di rifiuti e impediscono di fatto la loro diminuzione. Sono quindi il piu’ forte disincentivo alla strategia “rifiuti zero”. Ma fortunatamente non sono necessari una volta raggiunto l’obiettivo “rifiuti zero”.

Si pone quindi una scelta: spendere per il “revamping” dell’inceneritore oppure investire in campagne di formazione, in una raccolta differenziata migliore, in impianti di recupero e trattamento moderni ed efficienti, per una città e un mondo finalmente piu’ salubre?

Per la nuova amministrazione, noi di Rifondazione Comunista e Una città in comune proponiamo:

la raccolta differenziata porta a porta estesa a tutto il Comune;

la tariffazione puntuale, che premia chi produce meno rifiuti;

incentivi per diminuire la produzione di rifiuti alla fonte;

campagne di informazione e di formazione in città e nelle scuole sulla raccolta differenziata e sul ciclo dei rifiuti;

la costruzione urgente di un nuovo impianto di trattamento della frazione organica;

la chiusura dell’inceneritore e la diminuzione drastica dei rifiuti da conferire in discarica.

Se non siamo per rifiuti zero, diteci….per quanti rifiuti siete?

VIDEO CONFERENZA STAMPA

Rispondi