Feste di LIBERAZIONE: contribuiscono anche all’economia locale

A cura della Segreteria Provinciale del Partito della Rifondazione Comunista

Sono totalmente inaccettabili le parole, il tono, e le minacce formulate dal direttore della Confcommercio di Pisa, Federico Pieragnoli, nei confronti

della Festa di Liberazione organizzata dal Partito della Rifondazione Comunista a Marina di Pisa nel mese di Luglio in Piazza Viviani.
Da anni la piazza ha accolto la Festa del PRC, preceduta o seguita da altre feste di partito o associazioni e non ha mai fatto scandalo. La concessione della piazza non è ne uno scempio, ne un mistero e soprattutto non è una vergogna. Tutto ciò è regolamentato dalle leggi vigenti che vengono

applicate dall’Amministrazione comunale e dai soggetti che ricevono la concessione.
Nel merito delle accuse di killeraggio perpretato nei confronti degli

imprenditori commerciali di Marina, oltre ad usare un termine violento e pertanto intollerabile, ci fa presumere che Pierangeli non conosca affatto al situazione. La sua posizione non tiene conto del fatto che i partecipanti alla Festa sono persone che provengono da tutta la provincia e dintorni e che di luglio, in assenza di una festa politica, difficilmente raggiungerebbero Marina di Pisa. Chi viene in piazza Viviani da Pomarance, Buti, San

Miniato,Volterra, Collesalvetti o altro, viene a Marina perché c’è la festa di Rifondazione Comunista e in quell’occasione è solito anche frequentare bar, tabaccherie, gelaterie e anche pizzerie e ristoranti, oltre ai mercatini estivi del Lungomare. Per questi motivi pensiamo, ed abbiamo riscontro da alcuni commercianti dell’area, semmai di contribuire, anche se in piccola parte,

all’economia marinese. E’ inoltre intollerabile che si arrivi a minacciare e richiedere che gli organi di controllo verifichino le condizioni igienico-sanitarie, la regolarità contributiva e le normative sulla sicurezza perchè tutto ciò lascia intendere che la nostra organizzazione agisca nell’illegalità. Rifondazione Comunista non ha nulla da temere perché sa di essere a posto

ed anzi a questo punto siamo noi ad invitare le autorità competenti a mettere in atto nei nostri confronti tutte le verifiche e controlli al pari di quelle che sono stati fatti e verranno fatti ai locali tutelati dal sig. Pieragnoli. Saremo ben lieti, sia noi che i ristoratori di Marina di Pisa, di dimostrare che

le norme del settore sono da tutti rispettate.

Della nota del signor Pieragnoli non colpiscono però i contenuti, facilmente confutabili, ma la volontà evidente di costruire una tesi ricattatoria nei confronti dell’Amministrazione Comunale che dovrebbe revocare le autorizzazioni pena la minaccia di non pagare l’imposta comunale COSAP, che invece Rifondazione Comunista ha sempre pagato e pagherà.

Infine, cosa ancora più grave e inaccettabile per Rifondazione Comunista, la nota del signor Pieragnoli, pubblicata dalla stampa locale, costituisce un evidente impianto calunnioso e diffamatorio nei confronti non tanto della Festa ma della comunità e degli iscritti al nostro partito, di cui il signor

Pieragnoli, se ne esistono le condizioni, dovrà rispondere non sui giornali ma nelle opportune sedi giudiziarie.

Segreteria Provinciale

del Partito della Rifondzione Comunista

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