PRC Pisa e L’ altraSanGiuliano: “Nessuno senz’acqua”
A cura di
Rifondazione Comunista Pisa
L’ Altra San Giuliano
Non poche sono state le preoccupazioni, le critiche, le informazioni della fasi organizzative, le risposte che i soggetti coinvolti hanno reso pubbliche. Chi a difesa dei loro rappresentati, chi dei cittadini della città, chi del lavoro in esecuzione.
Per quanto ci riguarda, come Rifondazione Comunista e gruppo Consiliare L’Altra San Giuliano non sorprendiamo certo nessuno se l’acqua bene comune torna ad essere oggi motivo di questa nostra iniziativa.
É certo, ad esempio, che nessuno possa contestare che questo lavoro a cui stiamo finalmente per assistere sia frutto anche delle nostre critiche: più volte su quel ponte siamo saliti per denunciare gli sprechi che da esso si materializzano. E con lui anche la drammatica situazione delle condutture idriche del comune, spesso oggetto di frequentissime e costosissime micro-opere di manutenzione (straordinaria!!!).
Oggi però vogliamo cogliere l’occasione della visibilità che ci offre questo lavoro straordinario alla rete per ricordare e denunciare che, così come è importantissima per 30 mila persone che vivono in città e che devono per qualche ora affrontare sacrifici, l’acqua è altrettanto indispensabile per centinaia di persone che vivono sui monti pisani e che, non essendo serviti dalla rete idrica, questo sacrificio, questa sofferenza sono costretti a subirla per tutti i giorni dell’anno.
La novità per il quale oggi siamo qui è l’aggravarsi del problema. Da circa un anno per una scelta – presumiamo – di Acque SpA è stato deciso di sospendere il servizio di consegna di acqua potabile con autobotti lasciando la vendita di acqua potabile a società private che ovviamente hanno avuto come prima conseguenza per i cittadini un aumento sproporzionato dei costi di approvvigionamento
A coloro che sino a oggi, sia i cittadini che noi, ci siamo rivolti e dal quale non c’è stata sensibilità vogliamo chiedere – anche se il termine giusto sarebbe esigiamo – di prendersi l’impegno, cosi come per i cittadini pisani, a ridare l’acqua anche a chi vive dove la rete idrica non c’è.
Questi cittadini che prevalentemente vivono sui nostri monti dovrebbero ricevere attenzioni e grande rispetto, vista anche l’importanza sociale che hanno per i luoghi in cui vivono; in un momento di grave crisi delle istituzioni locali persone che aiutano a mantenere l’ambiente in sicurezza, che svolgono anche una funzione sociale importantissima per l’affluenza turistica o come sentinelle dell’anti incendio boschivo andrebbero tenute in alta considerazione e la soddisfazione dei loro diritti, come ricevere l’acqua potabile nelle loro abitazioni, dovrebbe essere un dovere improcrastinabile da parte delle istituzioni pubbliche.
Per questi motivi siamo qui a fare appello al presidente di Acque Spa, Giuseppe Sardu e al Sindaco Filippeschi quale maggior socio di Acque spa affinché sia riattivato immediatamente il servizio di consegna a prezzi sociali di acqua con le autobotti.
L’acqua è di tutte e tutti e come si è vista una grande macchina operativa affinché dai rubinetti della città risgorghi velocemente, auspichiamo che lo si faccia anche per tutti coloro che sono, loro malgrado, esclusi dalla rete idrica.