Tenuto conto che l’edificio della Sapienza è stato dichiarato “inutilizzabile” dal Comune di Pisa con ordinanza sindacale del 29 maggio 2012 per provvedimento prudenziale contro eventuali crolli connessi al terremoto avvenuto in Emilia e che ad oggi a oltre un anno di distanza la struttura si trova nella medesima condizione.

Tenuto conto dell’enorme danno che il protrarsi di questa situazione sta determinando per tutta la città dal punto di vista culturale, economico e sociale e come ciò sia in evidente antitesi con quel percorso che ha portato alla presenza della candidatura di Pisa a città europea della cultura.

Appresa dalla stampa la notizia secondo la quale tra qualche giorno sarà annunciata la cessione della Biblioteca Universitaria di Pisa, che oggi appartiene al Ministero Beni Culturali, all’Università di Pisa.

Visto il contenuto della lettera del 21 marzo 2013 del’ex-Ministro Ornaghi in cui si specificava che la Biblioteca Universitaria sarebbe rimasta nella sua “attuale storica sede – ossia il Palazzo della Sapienza – al termine degli interventi che si renderanno necessari a conclusione dei rilievi tecnici e architettonici, iniziati il 23 u.s. a cura dell’Università e con la collaborazione dei tecnici del Ministero”.

Si interpella il sindaco sulle seguente questioni:

Era il sindaco a conoscenza di questa proposta di trasferimento della proprietà della Biblioteca? E quale è la sua posizione al riguardo?

Cosa intendono fare il sindaco e la giunta rispetto all’ordinanza di chiusura firmata dallo stesso primo cittadino nel maggio del 2012, anche alla luce del fatto che ad oggi ancora non esiste una perizia sullo stato dello stabile. E al riguardo quali notizie ha il sindaco rispetto ai ritardi nella stesura della perizia stessa.

Quale è la posizione del Sindaco e della giunta rispetto alla lettera del Ministro Ornaghi dello scorso 21 marzo.

Quali azioni intende intraprendere il sindaco e la giunta per la riapertura della Sapienza.

Pisa, 7 ottobre 2013

Ciccio Auletta, capogruppo una città in comune – Rifondazione Comunista