Prc e Ucic: Subito un garante per i diritti dei detenuti

Entro trenta giorni il Sindaco dovrà nominare il garante per i diritti dei detenuti. E’ questo l’importante risultato che abbiamo ottenuto ieri in consiglio comunale con l’approvazione di una mozione presentata da consiglieri Auletta e Ricci (Una Città in Comune – Rifondazione Comunista) e che è stata approvata da tutte le forze politiche, ad eccezione di Forza Italia che si è astenuta. Tra giugno e luglio avevamo inviato due lettere al Sindaco sollecitando la nomina di questa importante figura, ma non avevamo ricevuto alcuna risposta. Da qui la decisione di presentare una mozione nel mese di settembre che finalmente ieri pomeriggio è stata discussa ed approvata. Ci auguriamo che il Sindaco proceda quindi a nominare il garante entro i 30 giorni indicati dal consiglio, visto che questi ritardi sono per noi immotivati ed inspiegabili tanto più alla luce di una condizione all’interno delle struttura di detenzione sempre più insostenibile.

In carcere in Italia al 30 novembre 2013 ci sono 64.047 persone. I posti “regolamentari” sarebbero 47.649, ma in realtà, secondo stime più attente contenute nel decimo rapporto sulle condizioni di detenzione in Italia redatto dall’Osservatorio Carceri di ANTIGONE risulta che la capienza reale sia di 37.000 posti; il tasso di sovraffollamento, ufficialmente al 134,4%, schizzerebbe perciò al 173%.
Anche il carcere Don Bosco di Pisa vive una pesante condizione di sovraffollamento. In questo quadro è ancora più evidente la necessità di una figura di garanzia che si attivi quando viene segnalata una situazione che comporti la compressione di un diritto (con particolare riferimento ai diritti fondamentali, al lavoro, alla formazione, alla cultura, all’assistenza, alla tutela della salute) o il suo mancato esercizio, intervenendo presso le istituzioni competenti al fine di sollecitare ogni utile intervento; ma anche di una figura come quella del garante che svolga un’attività di sensibilizzazione pubblica sul tema dei diritti umani e sulla finalità rieducativa della pena, avvicinando la comunità locale al carcere, con il sostegno fondamentale della rete del volontariato e della cittadinanza attiva.

Inoltre il garante, essendo esterno e indipendente rispetto all’apparato carcerario ha anche un importante ruolo di “vigilanza” affinché l’esecuzione della pena detentiva sia conforme, nella sostanza, al dettato costituzionale e risulti quindi depurata di ogni afflittività aggiuntiva rispetto a quella, già così devastante, che le è propria.

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