H&M: non è tutto oro quello che luccica. Licenziamenti in vista

A cura di

Partito della Rifondazione comunista

Una città in comune

Lo scorso 5 giugno era stato inaugurato il nuovo negozio del marchio svedese H&M in Corso Italia. Una inaugurazione in pompa magna alla presenza delle massime cariche del Comune di Pisa: dal Sindaco al Presidente del consiglio all’Assessora Chiofalo.

Doveva essere un tassello nel rilancio dell’occupazione in città: 26 nuove assunzioni, di cui 13 da Pisa e 13 da Livorno. Ma non è tutto oro quello che luccica, l’azienda ricorre ad ogni tipo di contratto: dal part-time al full time al job on call, prevedendo generalmente due mesi di prova. In questi giorni, quasi allo scadere dei due mesi, H&M sta procedendo a licenziare parte del personale senza alcun preavviso. In tre giorni sono 5 i lavoratori e le lavoratrici che si recano presso il loro luogo di lavoro, vengono chiamati negli uffici e gli viene dato il ben servito: licenziati senza alcuna motivazione. Perché sta avvenendo tutto ciò? Si cerca di risparmiare sui lavoratori magari assumendo altro personale con contratti meno onerosi e più precari?

Quella che è stata presentata come un’occasione di occupazione per diversi ragazzi e ragazze, si sta trasformando in un inferno, venendo messi sulla strada dall’oggi al domani. H&M è convinta di poter fare ciò che vuole della vita delle persone in nome del proprio profitto.

Tutto ciò non è tollerabile e non può restare nel silenzio. La vertenza di queste lavoratrici e lavoratori è un fatto che riguarda tutta la città. Esprimiamo il nostro sostegno e la nostra piena solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori licenziati e chiediamo con forza che gli Enti locali non solo prendano posizione su questa vicenda, ma si facciano soggetti attivi perché la multinazionale faccia dei passi indietro riassumendo il personale.

Rispondi