Pontedera, PRC : Rossi incontri prima i lavoratori

A cura del Circolo PRC K. Marx di Pontedera

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Come Rifondazione Comunista critichiamo l’incontro di Rossi con Colaninno, il fatto che ci siano rassicurazioni sui livelli occupazionali nello stabilimento di Pontedera non ci basta, si tace su altre questioni importanti e trascurate dalla politica del PD: salta agli occhi la dimenticanza o volutamente ignorata questione dell’indotto e dei suoi lavoratori, ad esempio ricordiamo le difficoltà che tutt’ora attraversano i lavoratori della Officina Ristori, nate nel momento in cui Piaggio ha ridotto le sue commesse trasferendole all’estero, le ricadute negative sull’occupazione furono immediate con l’annuncio del licenziamento collettivo per molti operai, solo grazie alla grande e tenace mobilitazione dei lavoratori che hanno bloccato gli ingressi dello stabilimento per diverse settimane, ha portato ad un accordo per attivare gli ammortizzatori sociali, che in ogni caso non ha eliminato la questione dei licenziamento collettivo, gli esuberi restano tutti confermati, e già una decina di lavoratori, vista l’incertezza legata al futuro hanno accettato la messa in mobilità.

Chiarissime ed evidenti le responsabilità della Piaggio nell’affidare all’estero alcune lavorazione togliendole all’indotto i licenziamenti sono il frutto di tale scelta.

Altra vicenda che non viene citata è la questione dei part-time verticali e del lavoro precario nello stabilimento di Pontedera: le rassicurazioni sui livelli occupazionali non bastano, questi operai che lavorano per 6 o 7 mesi l’anno da diversi anni devono essere portati a tempo pieno.

Rossi e il PD, prima di confrontarsi con Colaninno avrebbero dovuto incontrare i lavoratori, ascoltarli e sentire le loroesigenze, estremamente semplici, ovvero avere garantito un lavoro stabile e sicuro, sia nello stabilimento sia nell’indotto che negli anni hanno pagato pesantemente le scelte di delocalizzazione operate dalla Piaggio.

E’ ora che quanto concesso negli anni alla Piaggio venga restituito al territorio in termini di investimenti, reinternalizzazione delle lavorazioni delocalizzate, garanzie per i lavoratori sia dello stabilimento, sia dell’indotto, si parla di 40 milioni di investimenti, ma dove? Come? E soprattutto quante nuove assunzioniporteranno non è dato saperlo.

Questi i temi che chiediamo vengano discussi con i lavoratori, non solo da Rossi, ma anche dai Sindaci della Valdera a cominciare da quello di Pontedera.

Come Rifondazione chiediamo che quanto prima, se si ha a cuore la situazione dei lavoratori e dell’indotto, venga svolto un consiglio comunale aperto a Pontedera sulla questione Piaggio e indotto, dove sia data voce ai lavoratori e alle loro richieste da troppo tempo inascoltate, non è più il momento di delegare, i lavoratori devono tornare ad essere protagonisti.

Infine esprimiamo la nostra solidarietà ai quaranta lavoratori che hanno ricevuto una lettera di avvertimento da parte di Piaggio per le troppe assenze, quanta premura, troppa per non capire che dietro quelle lettere c’è un messaggio rivolto a tutti i lavoratori, ovvero tutti sono a rischio ancor di più dall’arrivo del Jobs Act che cancella diritti e fa carta straccia dell’articolo 18 e Piaggio subito con tanta premura ce lo ricorda.

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