NO EXPO, GC Pisa: “non è il momento dell’abbandono ma dell’unità nella costruzione”

A cura dei

manifestazione-gcGiovani Comuniste-i

Federazione di Pisa

In queste ore stiamo leggendo narrazioni del tutto distorte (e strumentalizzate) degli eventi di ieri di Milano, non solo da parte della stampa nazionale ma anche da parte di chi si dice a sinistra del PD. Si tratta di letture che tentano di spezzare il fronte di chi protesta, nascondendo dietro gli assurdi atti violenti di pochi infiltrati un corteo grandissimo e partecipato, che per le vie di Milano ha denunciato con forza tutto ciò che l’Expo significa e rappresenta: la corruzione negli appalti, un modello economico che aggredisce il territorio e affama le categorie più deboli, la totale svalutazione del lavoro e lo sfruttamento delle persone attraverso l’esaltazione del precariato.
Noi eravamo a Milano assieme a movimenti, realtà sociali, partiti, sindacati, decine di migliaia persone che credono nella lotta per una società diversa. Non possono essere un centinaio di delinquenti, che nulla hanno a che fare con il movimento NoExpo, ad oscurare la nostra protesta.
È ora che la sinistra tutta, partiti, movimenti, associazioni, sindacati di conflitto, invece di lasciarsi andare al moralismo borghese, si decida a costruire insieme e unitariamente le lotte, gestendo meglio le mobilitazioni affinché non siano sempre i soliti 100 a infiltrarsi tra noi. È ora di porre seriamente il problema di come raggiungere le categorie sociali che difendiamo e per cui lottiamo, ma a cui dobbiamo di nuovo imparare a  parlare, così da non essere mai più schiacciati dalla parzialità scandalistica dei mass media.
Non è il momento dell’abbandono ma dell’unità nella costruzione.

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