Vincoli alle multinazionali per il loro insediamento in Toscana: dal Consiglio comunale di Pisa la richiesta di una legge regionale

A cura di

euro-crisiRifondazione Comunista Pisa

Una città in comune

Si Toscana a Sinistra

Una legge regionale sulle modalità di insediamento delle multinazionali nei nostri territori, subordinandone la presenza al rispetto di criteri di politica industriale fissati dalla Regione sulla base del principio dello sviluppo sostenibile e della responsabilità sociale, introducendo una serie di vincoli per non permettere delocalizzazioni speculative da parte di soggetti imprenditoriali”.

E’ questa una delle richieste che ieri il Consiglio Comunale di Pisa in occasione della discussione sulle difficilissime vertenze della Carlo Colombo e della Ericsson ha fatto proprie con l’approvazione dell’atto di indirizzo presentato dal gruppo consiliare Una città in comune-Rifondazione Comunista.

Si tratta di un fatto politico di valenza nazionale, in quanto per la prima volta si prova a praticare con atti amministrativi una concreta  inversione di tendenza per bloccare quel modus operandi predatorio tipico delle multinazionali.

Non più tappeti rossi e corsie preferenziali per chi fa della riduzione del costo del lavoro, della massimizzazione del profitto a discapito dei diritti la propria filosofia d’impresa, ma una serie di norme stringenti che le aziende devono rispettare se si vogliono insediare in Toscana.

Si tratta di un cambio di direzione che il movimento antiliberista chiede da anni e che oggi con l’approvazione di questo atto di indirizzo prova a trovare una sua prima concretizzazione.

Ora per noi la battaglia si trasferisce in Consiglio Regionale affiichè questa richiesta diventi una legge che metta al centro la tutela dei diritti, del lavoro e dell’ambiente, applicando così quanto previsto dalla nostra Costituzione che sancisce la subordinazione della libera iniziativa economica privata al principio dell’utilità sociale.


Di seguito il testo integrale dell’atto di indirizzo che è stato approvato

Atto d’indirizzo: Emergenza lavoro, vertenze “Carlo Colombo Spa” ed “Ericsson”

Tenuto conto di quanto contenuto negli articoli 1 e 41 della Costituzione Italia, che fondano la Repubblica sul lavoro e sanciscono la subordinazione della libera iniziativa economica privata al principio dell’utilità sociale.

Considerato come la vicenda della Carlo Colombo Spa e della Ericsson mettono in luce l’inadeguatezza di un sistema di sviluppo che si basa sulla esclusiva riduzione del costo del lavoro e sui processi di delocalizzazione nel quadro di una generale mancanza di politica industriale di questo paese.

Tenuto conto che le decine di licenziamenti e trasferimenti decisi dalla Carlo Colombo Spa e dalla Ericsson non sono in alcun modo dovuti ad una crisi dei settori produttivi in cui operano queste aziende ma sono piuttosto la conseguenza di precise scelte aziendali, mirate soltanto a massimizzare profitti per le proprietà.

Tenuto conto che nel caso specifico della Ericsson siamo davanti a una azienda che addirittura ha ricevuto negli ultimi anni diversi milioni di euro di contributi dalla Regione Toscana.

Il Consiglio comunale

riconferma il proprio sostegno e solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici della Carlo Colombo Spa e della Ericsson impegnati da settimane in durissime vertenze;

stigmatizza il comportamento di queste aziende che in maniera unilaterale e disertando anche i tavoli di confronto hanno deciso la messa in mobilità dei lavoratori e delle lavoratrici, la chiusura totale o parziale del proprio insediamento produttivo nella nostra città;

ritiene grave e inopportuna la presenza di esponenti del Governo ad una recente iniziativa della Ericsson, proprio mentre centinaia di lavoratori stanno lottando per difendere il proprio posto di lavoro;

chiede al Consiglio regionale che venga approvata una proposta di legge riguardante le modalità di insediamento di multinazionali nei nostri territori, subordinandone la presenza al rispetto di criteri di politica industriale fissati dalla Regione sulla base del principio dello sviluppo sostenibile e della responsabilità sociale, introducendo una serie di vincoli per non permettere delocalizzazioni speculative da parte di soggetti imprenditoriali;

invita la Giunta regionale anche in considerazione degli ingenti contributi regionali dati alla Ericsson a intraprendere tutte le iniziative che le normative vigenti le consentono nei confronti dei vertici della Ericsson affinchè non vi sia nessuna riduzione occupazionale sul territorio e siano ritirate immediatamente le procedure di mobilità e la richiesta di trasferimento in altra sede del personale interessato;

impegna il Presidente del Consiglio comunale a chiedere un incontro con i presidenti delle assemblee elettive delle città in cui la Ericsson prevede licenziamenti e promuovere a Pisa nel giro di pochi giorni una conferenza stampa congiunta a sostegno dei lavoratori e affinché l’azienda ritiri questo piano di licenziamenti su tutto il territorio nazionale;

impegna relativamente al caso della Carlo Colombo Spa il Sindaco e la Giunta:

a verificare con la massima urgenza se la Carlo Colombo è in regola con tutti i pagamenti relativi alle imposte comunali, e in caso contrario ad attivare tutte le procedure idonee per la loro riscossione;

a verificare con la massima urgenza se l’azienda è in regola con tutte le normative vigenti relative allo smaltimento di rifiuti industriali pericolosi;

a chiedere con la massima urgenza, visto lo smantellamento del sito produttivo e tenuto anche conto dei prodotti pericolosi ivi utilizzati, un controllo da parte degli enti preposti sullo stato in cui versa l’area, al fine di avere garanzia che l’area abbandonata sia adeguatamente bonificata e messa in sicurezza;

a informare prontamente il Consiglio comunale in merito alle suddette verifiche.

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