Carlo Colombo: una fabbrica con immobili “fantasma” su cui l’azienda non ha mai pagato un euro al Comune

A cura di

c-colomboRifondazione Comunista Pisa

Una città in comune

Imposte non pagate da anni per migliaia e migliaia di euro. E’ questo lo scandaloso comportamento della Carlo Colombo che il nostro gruppo consiliare ha scoperto con la presentazione di alcuni atti ispettivi in Consiglio comunale. Mentre la multinazionale ha licenziato nello scorso luglio 68 lavoratori, rifiutando la concessione temporanea della cassa integrazione e mostrando una totale chiusura rispetto a possibili percorsi per mantenere attivo il sito industriale, abbiamo ritenuto doveroso indagare sulla condotta di questa azienda nel nostro territorio.

A seguito di una nostra interpellanza è emersa una realtà sconcertante colpevolmente “sfuggita” all’amministrazione comunale in tutti questi anni.

Infatti grazie al nostro atto ispettivo si è scoperto che dei 3 immobili che compongono la fabbrica solo uno è regolarmente accatastato, mentre gli altri due non sono mai stati accatastati! E di conseguenza la multinazionale non ha mai pagato per questi due edifici le relative imposte di ICI e IMU. Non solo, a questo si aggiunge che la TARI, la tassa sui rifiuti, è stata pagata dall’azienda solo su uno degli edifici e non su tutte tre come dovuto, con una ulteriore ed evidente evasione di imposta.

Siamo di fronte ad una evasione tanto palese quanto insopportabile su cui tutti fino ad ora hanno chiuso gli occhi. Ciò che è ancora più vergognoso è che il Comune, avendo fatto la prima verifica sul pagamento delle imposte da parte dell’azienda solo a seguito di questa nostra interpellanza, non ha ad oggi alcuna idea dell’ammontare delle imposte dovute, e non ha mai fatto alcuna azione per il recupero di queste risorse.

Si profila un evidente danno per la città di Pisa per questi mancati introiti che si sarebbero potuti utilizzare per le emergenze sociali della nostra città e la qualità della vita urbana, tanto più che il Comune potrà richiedere alla azienda solo il pagamento delle imposte per gli ultimi 5 anni con un evidente ammanco per tutto il periodo precedente.

Su questa vicenda vogliamo andare fino in fondo e sapere con certezza a quanto ammonta il debito della Carlo Colombo nei confronti del Comune e come è stato possibile che non sia mai stata fatta alcuna verifica. Incalzeremo la giunta perché pretendiamo risposte chiare ed urgenti.

Al contempo abbiamo posto il problema di quale sia la situazione ambientale in cui versa l’area chiedendo all’amministrazione comunale di intraprendere una azione preventiva al riguardo. Il rischio anche in questo caso è che i danni ambientali e i costi di eventuale risanamento del territorio, dove per anni sono state fatte lavorazioni di metalli, ricadano sulla collettività e non sulla multinazionale.

Anche in questo caso abbiamo registrato una passività e una inerzia sconcertante dell’amministrazione comunale, per cui i nostri consiglieri comunali nei prossimi giorni chiederanno ai soggetti preposti un sopralluogo nell’area perché non accada, come purtroppo spesso avviene, che la multinazionale possa scappare da un territorio per fini speculativi lasciando dietro di sé decine di licenziamenti, migliaia di euro di imposte non pagate, e bonifiche non fatte.

Quello che emerge ancora una volta è un caso di azione predatoria da parte di un multinazionale che, anche grazie alla totale assenza di controllo da parte degli enti locali, lascia un conto salatissimo a tutta la città.

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