LA SCUOLA DELLA COSTITUZIONE VA DIFESA, SOPRATTUTTO IN QUESTA EMERGENZA

Scuola, ripartenza senza certezze tra personale e strutture: la denuncia di  Rifondazione | ekuonews.it

Ieri pomeriggio, mercoledì 14 ottobre, in gran parte delle principali città italiane si è svolto un presidio organizzato dai comitati dei precari della scuola e dalle organizzazioni sindacali del comparto (FLC-CGIL, Cisl, Uil, SNALS , Gilda, Cobas Scuola): la mobilitazione, che a Pisa si è svolta davanti alla Prefettura, ha e ha avuto come obiettivo il concorso nazionale che si svolgerà tra poche settimane, nonostante la condizione di emergenza drammatica in cui il nostro Paese si trova, con il mondo della scuola schierato in prima linea, e che proprio per questo non può essere effettuato in sicurezza.


Di fronte al fabbisogno reale di docenti e personale ATA, presenza già insufficiente a condizioni “normali” ma aggravata dall’ulteriore carico di mansioni e degli sforzi ad ora necessari a poter gestire correttamente il contenimento del contagio, le carenze del Ministero dell’Istruzione si vanno facendo sempre più evidenti: in particolare in merito al reclutamento del personale, la Ministra Azzolina ha assunto una posizione rigida e inflessibile, intestardendosi a voler svolgere un concorso in condizioni incerte mentre nelle scuola ancora mancano docenti. Le procedure di assegnazione degli incarichi, quest’anno particolarmente macchinose, opache e piene di errori, non sono state coordinate con la ripresa delle attività scolastiche in presenza.


La richiesta dei precari di rinviare di qualche mese il concorso è fondamentale per evitare un sostanziale svuotamento delle classi: migliaia di docenti supplenti dovranno raggiungere sedi di concorso anche fuori regione, molti utilizzeranno mezzi di trasporto collettivi (treni, pullman) con il rischio di venire a contatto con persone positive, mentre coloro che si trovano già in isolamento o in quarantena non potranno svolgere il concorso.


La richiesta delle OO.SS. – già a partire dall’estate – è quella di immettere in ruolo tutti i precari con almeno tre anni di servizio alle spalle, evitando così tutte le problematiche che stanno nascendo in questa situazione drammatica, che rischia di peggiorare ulteriormente: come Rifondazione Comunista, pur riconoscendo la necessità di individuare procedure di reclutamento che siano conformi al dettato costituzionale per cui ai ruoli pubblici si accede tramite concorsi, esprimiamo piena solidarietà ai precari della scuola che da anni lottano per un riconoscimento del proprio ruolo e per la stabilizzazione del proprio posto di lavoro, senza che questo si trovi a confliggere con la propria sicurezza personale e a scapito della tutela della salute, propria e degli studenti.


Rifondazione Comunista esprime, inoltre, un giudizio fortemente critico verso l’operato del Ministro Azzolina che in quattro mesi – da maggio a settembre – non è riuscita a fornire indicazioni efficaci e univoche per organizzare il tanto proclamato rientro a scuola in sicurezza, non garantendo neppure che il personale fosse in numero adeguato fin dai primi giorni: ci siamo attardati per mesi a discutere di banchi e di poltroncine a rotelle (peraltro in buona parte non ancora consegnati) mentre la questione essenziale di garantire il diritto allo studio a milioni di studenti e studentesse e il diritto al posto di lavoro per decine di migliaia di docenti e ATA, non è stato affrontato con la dovuta serietà.


La scuola è un’istituzione decisiva per la tenuta democratica del nostro Paese: se non si garantisce la qualità della didattica e la tutela della sicurezza – sia personale, di salute, che lavorativa – agli studenti, alle studentesse, al personale educativo, docente e ausiliario, rischiamo che l’intero sistema sociale subisca dei traumi irreversibili.


Per questo, Rifondazione Comunista sostiene le lotte dei precari, chiede la momentanea sospensione dello svolgimento del concorso che non potrebbe svolgersi – ad oggi – in modo da garantire né la sicurezza né la equa condizione a tutti e tutte i e le concorrenti e, infine, di elaborare ed individuare modalità di reclutamento adeguate a garantire sia la prescrizione costituzionale che le condizioni di sicurezza e certezza per decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici del mondo della scuola pubblica. 

Rifondazione Comunista – Federazione di Pisa

Giovani Comunisti/e Pisa

Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Federazione di Pisa
via Giovanni Battista Picotti, 19 – 56124 PISA
www.rifondazionepisa.it/ricominciamo_di_nuovo/
e-mail: info@rifondazionepisa.it – Cell 3388855704
MPS iban: IT29O0103025300000000775095
P.I. : 93019260509

Rispondi