Mutuo per Sant’Ermete: si faccia subito chiarezza. Giovedì la discussione in consiglio comunale

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casepopolari-sermete1Rifondazione Comunista Pisa

Una città in comune

Vogliamo che sia fatta subito chiarezza sulla delicatissima vicenda riguardante il mutuo di 100 milioni con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI). Tale mutuo era finalizzato alla realizzazione del piano regionale degli investimenti per gli interventi di edilizia residenziale pubblica; nel caso di Pisa, era interessato l’intervento di Sant’Ermete. Ora però risulta che non è stato possibile perfezionarne la sottoscrizione. Quindi il nostro gruppo consiliare a Pisa (Una città in Comune e PRC) e quello regionale di Sì – Toscana a Sinistra hanno chiesto ufficialmente sia in Comune sia in Regione in base a quali motivi l’operazione sia saltata e quali siano le linee di finanziamento alternative cui si intende attingere.

Infatti già nei mesi scorsi avevamo sollevato critiche e perplessità su questa operazione e sulla sua sostenibilità. Ma, sia l’assessore comunale, sia l’assessore regionale alle politiche abitative, in più occasioni l’avevano data per assodata, e l’accensione doveva avvenire tramite Casa SpA Firenze, individuata come capofila dai gestori provinciali del patrimonio ERP.

Allo stato attuale, sembrerebbe però che la BEI abbia richiesto maggiori garanzie – tanto da auspicare che fosse la stessa Regione a farsi carico direttamente dell’accensione del mutuo – visto che tali soggetti gestori, tramite il gestore capifila Casa spa, avrebbero manifestato contrarietà a fissare quale garanzia il patrimonio immobiliare che hanno in gestione. Non solo: pare che l’accensione del mutuo da parte dei soggetti gestori tramite il capofila presentasse difficoltà di ordine tecnico giuridico.

E’ evidente che oggi chi amministra, sia a livello comunale, sia a livello regionale deve assumersi le proprie responsabilità rispetto a questa situazione e in primo luogo rispetto alle centinaia di cittadine e cittadini che attendono delle risposte. Alla luce del silenzio preoccupante che invece registriamo abbiamo ritenuto doveroso portare subito la discussione sia in consiglio comuanle sia in consiglio regionale perchè sia fatta chiarezza.

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