Cronaca di un pomeriggio in solidarietà ai migranti e di contrapposizione alla Lega Nord

A cura di

un-paracadute-controAssociazioni e organizzazioni sociali sindacali studentesche e politiche

ANTIRAZZISTE

Cottolengo (Pi)  2 sett 2017. 10, forse meno. Soverchiati da Digos, Carabinieri e polizia municipale. Probabilmente nella paura che il presidio spontaneo antirazzista formatosi al Cottolengo marciasse, spinto dal libeccio, nella loro direzione!

10 “manifestanti per la sicurezza stradale” – bella scusa -, dal dna fieramente razzista.

10 retaggi di ciò che 2, massimo 3 generazioni, consegneranno alla storia come piccoli ignobili fascistelli. Nel numero contansi anche bambini ed anziani. Pochi per fortuna.

Sul versante dichiaratamente opposto alcuni rappresentanti di istituzioni e associazioni del territorio sono entrati in punta di piedi al Cottolengo per parlare con quei disperati. Per vedere coi propri occhi la miseria. Ogni cittadino o cittadina libera di San Giuliano e dintorni è invitato a fare altrettanto.

La risposta migliore alla prospettiva della divisione.

Noi e loro.

Per i leghisti: Noi italiani e loro stranieri (“negri”).

Per gli antirazzisti: Noi (africani compresi) uomini liberi ma sfruttati, loro (quel 2 % della popolazione mondiale che domina con la ricchezza) gli sfruttatori.

Il razzismo è il fumo negli occhi del povero. Il razzista è talmente misero da non accorgersi che l’altro è povero quanto lui. Fortunatamente non altrettanto misero d’animo

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