🔴 GRAVISSIMA E DIABOLICA LA DECISIONE DELLA REGIONE TOSCANA DI BLOCCARE LE ASSUNZIONI IN SANITÀ

Pisa, 8 gennaio 2022

Riteniamo gravissima la decisione del nuovo Direttore generale dell’assessorato alla sanità toscana, Federico Gelli, di confermare il blocco delle assunzioni, riportando i parametri del personale a quelli del 2019, non tenendo conto del tavolo di trattativa apertosi in Regione proprio sulla vicenda personale, oramai prossima al collasso, e considerando anzi un faticoso orpello la trattativa apertasi con le organizzazioni sindacali, ignorando completamente lo stato di agitazione proclamato da novembre dagli operatori del settore.

Come Partito della Rifondazione Comunista sono anni che chiediamo un piano di stabilizzazione del personale in sanità. L’emergenza Covid-19 ha, infatti, solo drammaticamente evidenziato la oramai non più rinviabile necessità, lo ribadiamo, di un nuovo piano di stabilizzazione del personale sanitario con contratti non precari ma stabili, a tempo indeterminato, nell’ottica di un potenziamento e una riqualificazione del servizio sanitario regionale, sia per quanto riguarda l’assistenza ospedaliera sia per quanto riguarda l’assistenza sul territorio.

La decisione della Giunta Regione Toscana, di cui Gelli è l’esecutore, ci appare come un pugno in faccia all’enorme impegno dei lavoratori nella gestione dell’epidemia determinata dal Covid-19, che ha affrontato in prima linea l’emergenza sanitaria mettendo quotidianamente a rischio la propria salute e vita e pagando un duro prezzo anche in termini di perdita di operatori, medici, infermieri, OSS.

Nulla è cambiato! Nonostante le promesse fatte, si ignora l’urgenza di effettuare le migliaia di assunzioni inderogabili, di mettere in sicurezza il nostro servizio sanitario, i cittadini e i lavoratori; anche adesso in cui moltissimi lavoratori della sanità sono assenti perché ammalati a causa del contagio da Covid, rischiando così la paralisi dei servizi.

Ancora una volta la sanità regionale si trova a fronteggiare una situazione gravissima, fronteggiata ormai da due anni da una schiera di sanitari, messi a dura prova, con continue sollecitazioni per rispondere alle necessità emergenti legate al Covid, oltre che a garantire le attività e servizi ordinari; continuando a minare anche la salute psicofisica del personale sottoposto a questo stress. Cosa che vediamo tutti i giorni anche nella nostra azienda sanitaria territoriale Nord Ovest e nelle strutture ospedaliere del nostro territorio, a partire dall’azienda ospedaliera di Pisa.

La perseveranza della politica, di chi governa questa Regione, la colpevole miopia dovuta a ragioni meramente economiche, come se la drammatica crisi sanitaria che abbiamo attraversato, e continuiamo a vivere, non avesse insegnato nulla, è a dir poco diabolica.

La mancanza di una seria programmazione – in questi ultimi anni, infatti, nonostante le criticità messe in luce dalla pandemia, non si è pensato ad un investimento strutturale organizzativo, in servizi e soprattutto in personale- conferma la volontà a non investire nel servizio sanitario pubblico, anzi a continuarne la destrutturazione, dirottando sempre di più risorse e attività proprie verso il privato.

Eppure, contrariamente a quanto ci è sempre stato detto, i soldi ci sono! Non per costruire inutili scatole vuote -come rischiano di essere le tanto decantate Case della Comunità che vedranno finanziamenti per il personale solo dal 2021 o la già presente figura dell’infermiere di famiglia o comunità che senza sufficiente personale dedicato non decolla seriamente- per potenziare i nostri servizi, implementare le prestazione, creare occupazione stabile.

Come Rifondazione Comunista, non solo denunciamo per l’ennesima volta la oramai tragica situazione in cui versa la sanità toscana, ma rinnoviamo la nostra solidarietà e il nostro pieno appoggio ai lavoratori della sanità pubblica, e alle loro organizzazione di rappresentanza, per tutte le azioni di lotta che saranno intraprese per il lavoro e per la tutela del servizio sanitario pubblico. Noi ci saremo.

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Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Pisa



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