Pirogassificatore a Castelfranco. Interpellanza di Sgherri in Regione: “Dov’è l’interesse?”

Firenze, 31 gennaio 2013 Sulla vicenda del pirogassificatore a Castelfranco [notizia da IlBecco.it] interviene con un interpellanza al Consiglio Regionale Monica Sgherri, del Prc. «Ma dove sta l’interesse pubblico regionale che – se confermato – motivi il ricorso contro la sentenza del TAR? Non è certo la grandezza dell’impianto che può definirlo come progetto strategico. Nei mesi scorsi avevamo presentato interrogazioni dove nutrivamo dubbi in merito alle procedure adottate; le risposte avute in aula non ci avevano soddisfatto, mentre la recente sentenza del TAR sostanzialmente le conferma. In merito all’annunciata decisione di ricorrere al Consiglio di Stato, comitati locali e cittadini hanno parlato di “accanimento terapeutico” della Regione». Così Monica Sgherri – capogruppo di “Federazione della Sinistra – Verdi” in Consiglio Regionale spiega la ratio di fondo dell’interrogazione presentata oggi sul tema. «Nel dicembre scorso – ricorda Sgherri – il TAR tramite sentenza ha dato ragione ai ricorsi presentati contro l’iter autorizzativo di realizzazione di questo impianto. Una sentenza netta e chiara. Se il ricorso al Consiglio di Stato da parte della società privata realizzatrice sarebbe legittimo – ma a quanto consta ancora non sarebbe stato fatto – incomprensibile è il perché del ricorso al Consiglio di Stato – se le notizie di stampa venissero confermate – da parte della Regione, che arriverebbe addirittura quindi prima di quello della società privata». Contro l’annunciato ricorso regionale, da notizie di stampa, apprendiamo inoltre la volontà di opposizione da parte del Comune di Castelfranco di Sotto. «La Regione – conclude Sgherri – al momento di assumere la decisione di impugnazione, ha valutato l’impatto di allarme e inquietudine che l’ennesima costituzione in giudizio della Regione stessa possa avere sulla intera comunità locale, comunità che pone, fin dalla sua genesi, particolare attenzione alla vicenda in questione? Insomma, l’impatto di quello che realtà locali hanno appunto definito, non nascondendo il loro stupore, “accanimento terapeutico” da parte della Regione?».

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